Video completo dell’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025
1200 anni di storia: l’inaugurazione dell’anno accademico 2024-25 all’Università di Pavia
Nel lontano 825, sotto il regno di Lotario, futuro imperatore carolingio, Pavia divenne un polo culturale di grande rilievo con l’istituzione di una scuola di arti liberali e scienze religiose. Oggi, a 1200 anni di distanza, questa tradizione continua a vivere nelle aule e nei cortili della città, come ha ricordato il rettore Francesco Svelto durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2024-25, tenutasi lunedì 20 gennaio al teatro Fraschini.
Un evento di celebrazione e bilanci
La cerimonia, iniziata alle 10:45 con il corteo accademico proveniente dalla sede centrale dell’Università, ha visto una grande partecipazione. Dopo l’esecuzione degli inni nazionale ed europeo, sono seguiti gli interventi istituzionali, tra cui la prolusione inaugurale di Francesco Antonelli, docente ordinario di Linguistica italiana e presidente del Centro manoscritti dell’Ateneo. Il suo intervento, intitolato Filologia e letteratura: dalla mano dell’autore alle impronte digitali, ha esplorato le sfide della ricerca filologica nell’era della scrittura digitale.
Il discorso degli studenti
Leonardo Tambone, rappresentante degli studenti dell’Unione degli universitari, ha preso la parola affrontando temi delicati e attuali. Ha parlato dell’occupazione del cortile Volta dell’Università per sensibilizzare sulla crisi nella Striscia di Gaza, ricordando le migliaia di vittime e la distruzione delle scuole. Durante il suo intervento, Tambone ha appeso una bandiera della Palestina al leggio, poi rimossa dai tecnici. Ha inoltre espresso preoccupazione per la carenza di 5 milioni di euro nel bilancio dell’Ateneo, necessari per l’erogazione delle borse di studio, e per le denunce di molestie che hanno coinvolto specializzande della Rianimazione.
Collaborazioni internazionali e lectio magistralis
Un momento di grande rilievo è stato la lectio magistralis di Sunil Kumar, presidente della Tufts University di Boston. L’intervento ha sottolineato l’importanza della collaborazione accademica tra i due atenei, formalizzata il giorno precedente con un accordo che include scambi di studenti e docenti, programmi accademici e progetti di ricerca in settori come biomedicina, fisica, nutrizione e salute pubblica.
Il saluto del rettore Francesco Svelto
La cerimonia si è conclusa con il discorso del rettore Francesco Svelto, che ha tracciato un bilancio dei suoi sei anni di mandato, destinati a concludersi a settembre. «Questo è il sesto ed ultimo anno accademico che mi vede alla guida della nostra Università – ha dichiarato Svelto – Un enorme privilegio che ho cercato di onorare con energia, naturalezza e passione». Il rettore ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al suo percorso, dai docenti al personale amministrativo, fino alla governance universitaria.
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