Da domani sera (9 giugno) torna a fermarsi a Pavia l’ICN Milano-Palermo: il treno più lungo d’Italia ed erede della mitica “Freccia del Sud” che fece la nostra Storia

di Mirko Confaloniera

PAVIA – Da domani sera, domenica 9 giugno, l’Intercity notturno “1963” tornerà a fermare a Pavia giornalmente, almeno per tutto il periodo estivo. L’unico e lunghissimo collegamento ferroviario fra Milano e la Sicilia (doppia composizione di vagoni per Siracusa e per Palermo) alle ore 20:41 di ogni sera caricherà a bordo i viaggiatori diretti verso Salerno, il Cilento, la Calabria e la Trinacria. Un treno dall’interminabile percorso che, con le sue quasi 20 ore necessarie per arrivare a Palermo Centrale (il giorno successivo alle 16:55), risulta oggi un po’ fuori tempo, vista l’imparagonabile concorrenza con i voli aerei che permettono allo stesso prezzo di raggiungere Punta Raisi in un’ora e mezza. Ma l’ICN “1963” è destinato a quei viaggiatori “romantici” che amano il viaggio “lento”, un po’ fine a sé stesso, e soprattutto legato alla memoria collettiva di noi Italiani.

Chi si ricorda la mitica “Freccia del Sud”? – Il treno “1963” è a conti fatti, non solo il più lungo d’Italia per i km percorsi (1.546), ma l’erede della mitica “Freccia del Sud”, un collegamento ferroviario che ha fatto la storia del nostro Paese, degli italiani e che per decenni ha tenuto insieme la nostra nazione così diversa ed eterogenea. Istituita nel 1953, fu la prima relazione ferroviaria a collegare direttamente il Nord con il Meridione, con una percorrenza tra Milano e Palermo in 24 ore, compreso il traghettamento sullo stretto di Messina (come avviene ancora oggi) senza alcun trasbordo. Era l’epoca delle grandi migrazioni dal Sud al Settentrione, quando molte famiglie caricavano le famose “valigie di cartone” su quei treni espressi e raggiungevano la grande Milano e il grande Nord in cerca di lavoro e di una vita migliore. Il percorso inverso, invece, da Milano a Palermo, riportava nella terra natia i tanti lavoratori (ma anche militari, studenti) siciliani, calabresi e campani nei periodi di ferie e di licenza. Negli anni ‘80 e ‘90 la “Freccia del Sud” divenne anche un “Treno del Mare” per i tanti turisti che iniziavano a scoprire le bellissime località marittime del Tirreno meridionale. I voli aerei erano ancora economicamente inaccessibili per molti, ma quanto iniziarono a comparire le compagnie low cost con prezzi economici (nonché i moderni Treni ad Alta Velocità) la “Freccia del Sud” – così come tutti gli altri storici convogli come il “Treno del Sole”, il “Trinacria”, ecc. – subì un inevitabile declino di passeggeri annui, tant’è che nel 2010 fu soppressa definitivamente.

Dei tanti collegamenti giornalieri verso la Sicilia di una volta (almeno tre da Milano, un paio da Torino, uno dal Triveneto, ecc.), oggi ne è rimasto solo uno che compie questa lunghissima traversata fra i punti più estremi e lontani della nostra penisola, ovvero Milano – Palermo/Siracusa. Stagionalmente percorre la tradizionale via Bologna, mentre in altri periodi dell’anno viene istradato via Genova, con passaggio da Pavia. E da domani, con l’introduzione del nuovo orario ferroviario estivo, l’ICN “1963” tornerà a far sosta nella nostra stazione ogni sera alle ore 20:41. Composto esclusivamente da carrozze cuccette e vagoni letto, è riservato a soli passeggeri in partenza con prenotazione obbligatoria e non effettua servizio per fermate intermedie: chi sale a Milano, Pavia, Voghera, Tortona, Genova, ecc., può scendere solo da Salerno in poi.

Non solo Sicilia: da Pavia a Salerno in una sola notte di viaggio – Se può risultare anacronistico prendere un treno del genere per andare oggigiorno in Sicilia, l’ICN 1963 è comunque una relazione comoda, e già più agevole, che ci collegherà in una notte di viaggio con Salerno (6:13), il Cilento (Agropoli 6:48, Vallo della Lucania 7:02, Ascea 7:11) e le meravigliose spiagge della Calabria (Maratea 7:54, Scalea 8:09, Paola 8:45, Amantea 9:01, Lamezia Terme 9:29, Vibo Valentia 9:46, Rosarno 10:04 e Gioia Tauro 10:12). A Villa San Giovanni (10:40) c’è l’imbarco sul caratteristico ferry-boat, che permette di proseguire il viaggio senza scendere dal treno e di attraversare lo Stretto. A Messina (12:45), invece, vi è la divisione delle due sezioni da cui è composto l’Intercity: una diretta a Taormina (13:51), Acireale (14:20), Catania (14:32) e Siracusa (15:48); l’altra a Milazzo (13:41), Capo d’Orlando (14:27), Cefalù (15.57) e Palermo (16:55). Il viaggio inverso, a bordo dell’ICN “1962”, parte da Palermo alle 12:58 (e da Siracusa alle 13:35) e arriva a Pavia la mattina successiva alle ore 10:55. I biglietti sono acquistabili sul sito di Trenitalia oppure direttamente in stazione a Pavia (sportelli o macchinetta Trenitalia self-service 24h).

Quando non c’erano Facebook o altri social, ma si stava insieme in uno scompartimento di treno conoscendosi e chiaccherando nelle lunghe ore di viaggio – Per quanto un viaggio del genere possa far ridere i puristi moderni dell’alta velocità, quella a bordo dell’ultimo Intercity Notte da Milano a Palermo è comunque una trip experience da fare almeno una volta nella vita, per rivivere i tempi passati in cui generazioni di italiani potevano sportarsi da Nord a Sud e viceversa solo a bordo di questi treni notturni a lunga percorrenza. All’epoca non c’erano cellulari o tablet, all’epoca ci si ritrovava in scompartimenti da 6 posti con sconosciuti, ma nel giro di poche ore si instaurava un genuino e cordiale stare insieme fra presentazioni, chiacchiere, scambi di aneddoti; si apparecchiavano i tavolini reclinabili, si tiravano fuori bibite e bevande, e si cenava tutti insieme, offrendo da mangiare anche al vicino di sedile, prima di spegnere la luce e di addormentarsi nella certezza di risvegliarsi la mattina successiva finalmente “a casa”, nel lontano paesello del Sud. Una socialità lontana e ormai sconosciuta – ma sicuramente più genuina di quella odierna fatta di social-network, selfie, gare a chi prende più “like” sui propri post e conoscenze solo “virtuali” – e che oggi come oggi può essere rivissuta soltanto a bordo di questi espressi della notte: un viaggio non solo geografico, quindi, ma anche nel tempo, indietro di anni e decenni alla scoperta delle nostre origini, di come viaggiavano – e in alcuni casi anche di come si sono conosciuti – i nostri genitori e i nostri nonni.

La “Freccia del Sud” nella cultura di massa – Entrati di diritto a far parte della memoria collettiva italiana, i treni notturni di una volta, e soprattutto la “Freccia del Sud”, hanno ispirato moltissime opere artistiche, fra cui il bellissimo film “Italiani” del 1996 di Maurizio Ponzi, e interpretato da Giulio Scarpati, Giuliana De Sio, Maria Grazia Cucinotta, Ivano Marescotti, Claudio Bigaglio, Claudio Botosso e Roberto Citran. C’è anche la struggente canzone “Ripensando alla Freccia del Sud” (1976) di Umberto Tozzi. Infine, ‘Freccia del Sud’ era il soprannome con cui veniva popolarmente chiamato il celebre velocista barlettano Pietro Mennea.

Altre novità ferroviarie dell’Estate 2024 – Oltre alle già tante relazioni giornaliere esistenti, due coppie di treni storici collegheranno ad agosto Milano e Pavia con alcune località delle riviere liguri di Ponente e di Levante. La novità è che questi treni saranno gestiti da “FS Treni Turistici Italiani” e saranno realizzati, quindi, con materiale vintage e d’annata, con tanto di carrozze ristorante nella composizione, ma anche quelle per servizio biciclette al seguito. L’”Espresso Versilia” si effettuerà dal 6 agosto al 26 settembre ogni martedì e giovedì (partenze da Pavia alle ore 11:10) con destinazioni varie località del Tigullio (S.Margherita-Portofino), delle Cinque Terre (Monterosso, Corniglia, Riomaggiore), della Versilia (Massa, Forte dei Marmi, Camaiore, Viareggio) e della Toscana (Pisa e Livorno). L’”Espresso della Riviera”, invece, si effettuerà il sabato e la domenica dal 4 agosto all’8 settembre, con partenza da Pavia alle 8:03 e con destinazione la Riviera di Ponente (Varazze, Savona, Albenga, Alassio, Imperia, Sanremo, Bordighera, Ventimiglia). Per info e prenotazioni consultare il sito internet www.fstrenituristici.it

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3 Commenti

    • Purtroppo i (comodissimi) servizi auto al seguito del treno sono stati soppressi in Italia già da diversi anni. Attualmente esiste solo sulla tratta Livorno-Vienna, ed è gestita dalle Ferrovie Austriache.

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