L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pavia patrocina e collabora alla realizzazione dell’installazione interattiva “Workers – Storie di ordinario sfruttamento”, ideata e promossa da cooperativa LULE Onlus e compagnia teatrale FavolaFolle: un’importante iniziativa di sensibilizzazione sul fenomeno del grave sfruttamento lavorativo, finalizzata a creare una maggiore consapevolezza su questa importante tematica e a stimolare un dialogo costruttivo che porti ad un futuro di giustizia e inclusione sociale.
L’evento – a ingresso gratuito – si terrà dal 26 al 28 gennaio presso l’Ex chiesa Santa Maria Gualtieri in p.zza della Vittoria 4 e sarà accessibile nei seguenti orari di apertura:
Venerdì 26/01/2024: ore 9:00-14:00 visite aperte alle classi degli istituti superioriore 16:00-20:00 visite aperte al pubblico
Sabato 27/01/2024: ore 9:00-13:00 visite aperte alle classi degli istituti superiori ore 15:00- 21:00 visite aperte al pubblico
Domenica 28/01/2024: ore 10:00-13:00 e ore 15:00-19:00 visite aperte al pubblico
Si consiglia di prenotare la propria visita gratuita al link: : https://www.eventbrite.it/e/biglietti-workers-pavia-262728-gennaio-775469609477
I visitatori saranno guidati attraverso un percorso multimediale e dinamico – composto da 10 stazioni – che avvalendosi di una fusione creativa di elementi visivi e sonori racconta storie diverse, rappresentando situazioni reali di disagio ed ingiustizia, ma anche di coraggio e speranza.
Workers è realizzato nell’ambito del progetto sovra-provinciale “Mettiamo le ali – Dall’emersione all’integrazione”, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la realizzazione di programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore di vittime di tratta e grave sfruttamento sessuale e lavorativo che intendano sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti di soggetti dediti al traffico di persone.
La Presidente di cooperativa LULE Onlus, Mariapia Pierandrei dichiara: “Workers rappresenta un mezzo di straordinaria importanza per l’emersione e la comprensione di questa problematica cruciale. C’è ancora molto lavoro da fare per mettere in luce questo fenomeno complesso, un tema radicato e intessuto nella trama della nostra società. Affrontare questa problematica richiede un impegno collettivo e un approccio multidisciplinare, in cui la sensibilizzazione svolge un ruolo cruciale. Workers emerge come un’iniziativa significativa finalizzata a svelare la realtà nascosta del grave sfruttamento e della tratta, offrendo l’opportunità di comprendere appieno le esperienze e le storie delle persone vittime di tale maltrattamento. La consapevolezza rappresenta il primo passo verso il cambiamento. Solo conoscendo le sfide quotidiane che certi lavoratori affrontano possiamo sperare di generare una consapevolezza collettiva e promuovere scelte di acquisto etiche, rispettose dei diritti dei lavoratori. I nostri progetti di contrasto al grave sfruttamento lavorativo e all’induzione alla schiavitù mirano a coinvolgere attivamente la società civile, le istituzioni e le organizzazioni non governative per affrontare questa problematica in tutte le sue sfaccettature. Unendo le forze e collaborando insieme, possiamo effettivamente fare la differenza. Invito caldamente tutti a visitare Workers a Pavia e a unirsi a noi in questa fondamentale azione di sensibilizzazione”.
L’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pavia, Mara Torti, aggiunge: “L’obiettivo che si intende promuovere con la mostra Workers, allestita da LULE e finanziata, nell’ambito di un più ampio progetto, dal Dipartimento delle Pari Opportunità, è quello di far conoscere il fenomeno della tratta e del grave sfruttamento ad essa associato che approfittano dello stato di bisogno degli individui con meno risorse sociali ed economiche e rappresentano un fenomeno globale che si manifesta anche in Europa ed in Italia. Ribadisco, come peraltro in occasione di altre iniziative promosse a favore dei giovani, l’importanza che essi siano consapevoli di ciò che accade intorno; fenomeni come questo non devono essere marginalizzati, ma condurre ad approfondimenti, a porsi degli interrogativi; più in generale la mostra diventa infatti occasione di riflessione sui meccanismi che portano, in un mercato dei beni di consumo ormai massimamente globale ed accessibile, a fenomeni di competitività distorti, ove la concorrenza spinta sul prezzo potrebbe celare azioni di sfruttamento lavorativo e scarsa attenzione all’ambiente; in questo senso noi tutti siamo chiamati, per contrastare questi fenomeni, ad oculate scelte di consumo e di acquisto ragionato”.
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